5 dicembre 2018: Voicing the bike and building a code. Cooperative work in two MotoGP teams


Workplace Studies Research Group presenta il Seminario:
Voicing the bike and building a code.
Cooperative work in two MotoGP teams
5 dicembre 2018, ore 16:00 -19:00
Sala Enzo Paci, Direzione del Dipartimento di Filosofia, Via Festa del Perdono, 7
Presentazione
In questo seminario vengono presentati i primi risultati di una ricerca sul lavoro cooperativo in due team della MotoGP, durante i test. La ricerca è stata condotta mediante osservazione etnografica, interviste e videoregistrazioni, esaminate poi attraverso un’analisi delle conversazioni (CA) e un approccio etnometodologico (EM).
Pur essendo (dal punto di vista organizzativo) due team molto simili, tuttavia essi divergevano per alcune (poche) variabili fondamentali: un diverso stile manageriale nella conduzione delle interazioni; la lingua (nel senso che uno dei piloti non conosceva l’italiano); l’uso diverso delle cuffie da parte dei due manager; il fatto che uno dei piloti fosse stato appena inserito nel team. Proprio in quest’ultimo caso si trattava di costruire un nuovo codice comunicativo (basato su un repertorio di parole, vocalizzazioni e gesti), come succede quando degli estranei cominciano a collaborare.
Infine, un’importante questione pratica (ma interessante soprattutto dal punto di vista teorico), che i team devono costantemente affrontare, è ridurre l’asimmetria di conoscenze tra i piloti e il resto dei rispettivi team. Tale asimmetria è dovuta alla particolare divisione del lavoro: infatti i piloti sono coloro che (guidandola) hanno l’esperienza della moto; invece il resto del team (ingegneri, meccanici, gommisti ecc.) ha le competenze tecno-meccaniche (che i piloti non hanno). Questa asimmetria di competenze rende i membri dell’intero team reciprocamente dipendenti.
Per cui, in questa costante mutua collaborazione, da una parte i piloti cercano di trasferire l’esperienza, cioè sia le loro sensazioni che le vocalizzazioni della moto (suoni, vibrazioni, rumori, stridii ecc.), in un lessico comprensibile al resto del team, che dovrà poi agire velocemente per migliorare l’assetto della moto e testarlo nel successivo giro di pista. Dall’altra il resto del team (in particolare il manager) cerca maieuticamente di comprendere quello che i piloti vogliono comunicare-senza-che-essi-abbiano-le-specifiche-conoscenze-tecniche utili a individuare/riconoscere più velocemente sia il tipo di problema tecnico che la sua soluzione.
La partecipazione è fortemente raccomandata agli allievi del Scuola di Dottorato in Filosofia e Scienze dell’Uomo.
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
Organizzazione: prof. Giampiero Gobo, Dipartimento di Filosofia "Piero Martinetti", Università degli Studi di Milano.