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Organizzazione  

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Il Dipartimento di Filosofia promuove e coordina la ricerca filosofica orientata verso studi di carattere critico, metodologico e fondativo in tutti i settori scientifico-disciplinari operanti al suo interno e si propone di mantenere vivo il dibattito teorico e culturale tra la ricerca filosofica e le diverse forme del sapere.

Il Dipartimento di Filosofia “Pietro Martinetti”  ha una storia trentennale che affonda le sue radici nel lavoro di Banfi, Dal Pra, Geymonat e Paci. In continuità con il loro insegnamento, che metteva al centro della riflessione filosofica il confronto con le diverse tradizioni del pensiero filosofico e scientifico contemporaneo e concepiva la storia della filosofia come sapere critico,  nel corso degli anni il Dipartimento ha saputo far dialogare fra loro diverse prospettive teoriche (la fenomenologia, l'ermeneutica, il pragmatismo, la filosofia analitica), rinnovandole senza indulgere alle mode; ha promosso importanti ricerche nell'ambito della logica, della filosofia della scienza, della filosofia del linguaggio, delle teorie della percezione e dell'immagine in un fruttuoso confronto con i più recenti sviluppi del sapere scientifico; ha indagato criticamente la storia del pensiero filosofico, le relazioni che esso ha intrattenuto con altre forme di sapere, il suo impatto sul modo di concepire gli individui e la società. Il Dipartimento è referente di un corso di Laurea Triennale in Filosofia che ha un numero di studenti fra i più elevati in Europa; di un corso di Laurea Magistrale in Scienze filosofiche; di un Dottorato in Filosofia e Scienze dell'Uomo.

Intitolazione del Dipartimento di Filosofia a Piero Martinetti  

Piero Martinetti

Nella seduta del Senato Accademico dell’Ateneo del 19 settembre 2017, è stata approvata ufficialmente la decisione del Dipartimento di Filosofia di intitolarsi alla figura di Piero Martinetti (1872-1943).

Intellettuale di fama europea, Martinetti ha insegnato Filosofia teoretica e Filosofia morale alla Statale a partire dalla sua fondazione ed è stato uno dei grandi maestri che hanno dato lustro agli studi filosofici compiuti presso la nostra Università lungo tutto il secolo scorso. La scelta di intitolare alla sua memoria il Dipartimento di Filosofia è da ricondursi in particolare alla straordinaria lezione civile che ci ha lasciato: egli fu infatti il solo filosofo, entro la già incredibilmente esigua schiera dei professori universitari che nel dicembre 1931 rifiutarono di prestare il Giuramento di fedeltà al regime fascista (12 su oltre 1200), a scontare con la perdita della cattedra e la rinuncia forzata al mestiere della sua vita la volontà di non abdicare alla difesa della libertà di coscienza, di insegnamento e di ricerca.

 

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