Il Progetto Carcere della Statale: in cosa consiste e come si può prendervi parte

Il Progetto Carcere dell’Università degli Studi di Milano è nato alla fine del 2015, per iniziativa di un docente del nostro Dipartimento, il prof. Stefano Simonetta, con la sottoscrizione della Convenzione tra l’Ateneo e il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria (PRAP), tutt’ora in essere, tesa ad agevolare l’esercizio del diritto allo studio universitario da parte delle persone private della libertà in quanto autori di reato e a favorire la promozione di iniziative didattiche, scientifiche e culturali nei penitenziari di Milano e dintorni.
Sin dall’origine il Dipartimento di Filosofia ha svolto un ruolo di primissimo piano all’interno del Progetto, attivando i primi cicli di lezioni all’interno delle carceri cittadine offerti dalla Statale e vedendo una forte partecipazione da parte dei propri studenti, che dal 2016 costituiscono il nucleo principale dei tutor coinvolti nelle attività di sostegno degli studenti ristretti previste dal Progetto. Ancora oggi, dopo che il Progetto è cresciuto sino a fare dell’Università degli Studi di Milano nettamente il più grande Polo universitario penitenziario del nostro Paese, con 7 istituti di pena coinvolti e oltre 130 studenti ristretti (più del 10% del totale nazionale) iscritti a corsi di tutte le Facoltà dell’Ateneo, il nostro Dipartimento fa la parte del leone: quasi un terzo del centinaio di tutor attualmente in servizio sono studenti di Filosofia e Scienze Filosofiche, a fronte di ben 17 studenti detenuti iscritti alla nostra triennale o alla magistrale, e 4 dei 7 laboratori che costituiscono l’offerta formativa nelle carceri per l’a.a. 2022-23 sono tenuti da docenti del nostro Dipartimento.
Chi fosse interessato a prendere parte a questo Progetto, che offre l’opportunità di fare un’esperienza straordinaria sul piano formativo, culturale e umano, può iscriversi a uno dei corsi che ogni anno si tengono nelle carceri di Bollate e Opera (con classi miste, formate da 20 studenti interni e altrettanti esterni), contattando i docenti titolari, e/o segnalare la propria disponibilità a prestare servizio per almeno un semestre come tutor scrivendo al Prof. Simonetta, referente di Ateneo del Progetto, o all’indirizzo progetto.carcere@unimi.it, all’attenzione della dott.ssa Chiara Dell’Oca, responsabile dell’ufficio Progetto Carcere e coordinatrice della rete dei tutor di Filosofia. L’attività di tutoraggio prevede la possibilità di ottenere 3 CFU.