30 gennaio 2020: Sabrina Marchetti: Soggettività postcoloniale. Soggettività postcoloniale “al lavoro” nelle memorie di lavoratrici domestiche eritree in Italia

CONTRA/DIZIONI - Prospettive di filosofia femminista e Queer
Sabrina Marchetti (Università Ca’ Foscari di Venezia)
Soggettività postcoloniale. Soggettività postcoloniale “al lavoro” nelle memorie di lavoratrici domestiche eritree in Italia
31 gennaio 2020, h. 15.30-18.30
Aula Crociera Alta di Studi Umanistici, Cortile Ghiacciaia, via Festa del Perdono 7 Milano.
Abstract
Negli anni ’60 e ’70, diverse donne provenienti da ex-colonie arrivarono in Europa, trovando lavoro nei paesi una volta loro colonizzatori. Fra queste sono le donne eritree che arrivarono in Italia per lavorare come domestiche. Il mio intervento si basa su una ricerca condotta a partire dalle memorie di alcune di esse, incontrate a Roma. Dall’analisi delle loro narrazioni, il percorso migratorio di queste donne eritree sembra essere stato fortemente determinato dalle rappresentazioni legate alla passata subordinazione e alla specifica configurazione del rapporto fra colonizzati e colonizzatori nell’Eritrea coloniale. È proprio a causa di tali rappresentazioni, e delle pratiche ad esse associate, che il loro lavoro è stato canalizzato nella nicchia del settore domestico e di cura, in Italia.
Difatti, l’ambivalenza del legame con l’Italia, a cavallo fra passato coloniale e migrazione, offre loro una possibilità importante per rendere conto delle proprie traiettorie di vita e le proprie esperienze quotidiane. Dal mio punto di vista, si tratta di una tattica narrativa dalla quale traspare una soggettività di tipo postcoloniale, segnata dal tentativo di riconciliazione, resistenza e riscatto rispetto alle esperienze, individuali e collettive, del passato.
Sabrina Marchetti è professoressa associata di Sociologia dei processi culturali presso l’università Ca’ Foscari di Venezia dal 2016. Si occupa in particolare di migrazioni femminili, di diritti e discriminazioni lavorative, in particolare nel settore domestico e della cura, e di costruzioni identitarie in una prospettiva postcoloniale e intersezionale. Attualmente collabora con il Dipartimento di studi di genere dell'Università di Linkoping (Svezia) e con associazioni didonne migranti e non -quali Respect NL, il Coordinamento Donne Contro il Razzismoe il Filipino Women's Council.
Si è occupata in particolare di lavoro domestico migrante, discriminazioni di genere e razza/etnia nel mondo del lavoro, anti-razzismo, anti-sessismo nell'Europa post-coloniale e della connessione fra migrazione femminile e sviluppo.Tra le sue pubblicazioni: Black girls: migrant domestic workers and colonial legacies, (Leiden, Boston 2014); in collaborazione con Giulia Garofalo Geymonat ha pubblicato Disability Rights Meet Sex Workers’ Rights: the Making of Sexual Assistance in Europe (in “Sexuality research and social policy”, 2019) e La migrazione fa bene alle donne? Il nesso genere-migrazione e la riproduzione sociale inuna prospettiva globale(in“IRIDE”, 2019).
L'evento fa parte del ciclo "CONTRA/DIZIONI I - Prospettive di filosofia femminista e queer. Identità e differenza" ed è parte dell'attività didattica del Dottorato di Ricerca in Filosofia e Scienze dell'Uomo.
Contra/dizioni - Gruppo di studio femminista e queer
Per informazioni scrivici a contraddizioni@disroot.org
L'incontro sarà tenuto in italiano.
La partecipazione è aperta a tutti gli interessati. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti a sedere.
La partecipazione alla conferenza è consigliata agli allievi della Scuola di Dottorato in Filosofia e Scienze dell’Uomo.